ATTORNO A PADOVA 
(di Alessandra Griguolo)
    
        
       
        Mortise 
        Il toponimo Mortise compare per la prima volta in un atto notarile del 1100, il  suo territorio fu teatro d’antica frequentazione umana, testimoniata dal  ritrovamento di una stirpe paleoveneta del Vi - V sec. a.C., avvenuto sul  finire del secolo scorso. Rilievo storico ha l'oratorio dell’Immacolata  Concezione della Beata Vergine Maria. 
      Ponte di  Brenta 
        Anticamente era una  località del villaggio di Noventa. Prima di diventare centro abitato, era  boschivo come quello delle località limitrofe lungo il Brenta. Proprietario di  questo bosco, chiamato “Selva del Brenta”, era il vescovo di Padova. Nella  Chiesa di San Marco, di stile barocco si trova l'altare in marmo di Carrara,  eseguito da Antonio Bonazza nel 1750. 
      Terranegra 
        Era solo un podere del Comune di Padova che aveva assunto tale nome per la  presenza di cimiteri di Padova romana. Infatti prima si chiamava Terra  Cineraria, poi Terranigra (terra negra, scura) e quindi Terranegra. 
        Nel 1670 il Vescovo  Gregorio Barbarigo, accogliendo le richieste dei fedeli di Terranegra, promise  di far erigere una Chiesa in Terranegra. I lavori di costruzione ebbero inizio  il 24 settembre 1673 e furono portati a compimento il 5 giugno 1674. Colpita  prima nel conflitto mondiale poi da un'alluvione l'arredo andò in  deterioramento. Si salvarono le tre “Pale” collocate sull’altare, portate poi  nel Tempio Nazionale dell'Internato Ignoto. 
      Camin 
        La zona di Camin ha origini molto antiche: già in età preromana, 1000 anni  prima di Cristo, sorgevano nell’area di Camin nuclei abitativi che risalgono al  popolo dei Paleoveneti, come dimostrato dal ritrovamento, in questa zona, di  importanti reperti. Era ricco di boschi e paludi dove si esercitava la pesca,  col passar del tempo le acque si ritirarono lasciando un terreno adatto  all’agricoltura che divenne feudo dei “da Camino”, famiglia di origini  longobarda della marca trevigiana. Camin e le altre contrade vicine furono  possedimenti canonici di Padova che qui nel 1105 avevano un porto fluviale. La  Chiesa di Camin, dedicata a Santissimo Salvatore, esiste da prima del 1200.  L’antico ponte dei Graissi o dei Greci, il cui nome sembra derivare dal  passaggio del greco Cleonimo fu importante per i collegamenti tra Padova e  Venezia. 
      Granze di Camin 
    L’attuale nome riconduce  a “granza”, “granaio”, “fattoria” ovvero ai grandi possedimenti terrieri  appartenenti a ordini monastici o a conventi muniti di “teze” per le granaglie;  ciò conferma l’antica vocazione agricola dei suoi abitanti e la presenza di una  curazia assoggettata al diritto di patronato del monastero di S. Stefano di  Padova e situata nella sfera territoriale dell’importante villaggio di Camin.  L'antica chiesa, dedicata a papa San Clemente, fu restaurata anticamente, poi  sconsacrata,abbandonata e inagibile è stata di nuovo recuperata.  |